Storia

Scheda cronologica
1215 nascita di Pietro del Morrone;
1254 scelta eremitica di Pietro del Morrone e fondazione dell’ordine degli Eremiti di S. damiano, poi detti Celestini;
1263 prima approvazione provvisoria dell’Ordine, da parte di Papa Urbano IV;
1267 prima notizia del monastero di S. Antonio Abate (atto di donazione)
1275 approvazione definitiva dell’Ordine, da Papa Gregorio X;
1294 elezione e successiva rinuncia alla dignità pontificia di Celestino V;
1295-1296 prigionia di Celestino V;
1296 morte di Pietro Celestino V e sua sepoltura in S. Antonio Abate;
fine XIII sec. l’Ordine dei Celestini conta 35 monasteri o priorati con 600 monaci, in Abruzzo – Puglia – Lazio, S. Antonio Abate è il primo fondato nel Lazio;
fine XIII sec. affreschi lungo la navata principale
1313 canonizzazione di Pietro Celestino, da Papa Clemente V;
1327 trafugamento della salma del Santo, oggi in S. Maria di Collemaggio
prima metà XIV sec. affreschi (scudi araldici e figure) su un pilastro della chiesa;
XV-XVI sec. affreschi (scudi a bucranio) sull’arco trionfale della chiesa,
XVI-XIX sec. affreschi sulle cappelle destre;
1608 in S. Antonio risiede un solo monaco;
1634 ultimo priore di S. Antonio, Don Giovanni da Sora,
1636 il monastero è aggregato al S. Eusebio di Roma, diventa una “grangia”;
1683 i Celestini non risiedono più in S. Antonio, il monastero è in “manibus laicorum””;
1703 grave terremoto senza danni;
1799 temporanea soppressione giacobina della proprietà ecclesiastica;
1807-1810 soppressione progressiva dell’Ordine dei Celestini;
1811-1815 costruzione della volta di S. Antonio (Genio Militare napoleonico);
1822 i beni residui del monastero sono dati al Collegio Irlandese in Roma;
1825 visita pastorale del vescovo Lais;
1829 realizzata nuova pala d’altare del pittore Giorgini;
1830 promotore il cardinale Vidoni del restauro della chiesa e sepolcro;
1855 il vescovo di Ferentino affida il complesso ai Salvatoristi di S. Brigida in Roma, vi resteranno due anni;
1869 il complesso passa ai Passionisti;
fine XIX sec. il complesso passa ai Cappuccini;
30.06 1924 S. Antonio diventa Parrocchia rurale;
1933 sistemazione dell’abitazione del parroco e degli uffici;
1977 rifacimento della copertura (Genio Civile);
1980 scosse sismiche;
1984 scosse sismiche;
1988 inizio lavori di consolidamento (SBAA del Lazio)