Benedire

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo e a gran voce esclamò: «Dio ti ha benedetta più di tutte le altre donne e benedetto è il bambino che avrai!». (Lc 1,41-42)

Benedetta tu, benedetto il figlio delle tue viscere!”, esclama Elisabetta, piena di Spirito Santo, dinanzi a quella giovane donna che custodisce in grembo l’Autore della vita. Benedetta Maria, arca dell’ alleanza e tenda di Dio, hl che sei stata amata, adombrata, visitata e fecondata dall’ Altissimo. E benedetto Gesù, “sorgente della benedizione di Maria”. E benedetto sia anche ogni uomo, poiché in Gesù, Dio ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale (Ef 1,3), per farci correre spediti lungo le vie luminose della santità, e così dargli gloria. Oggetto della benedizione può essere, come per la pace, la salute, la fecondità, l’abbondanza, la gioia della vita, ogni bene spirituale e materiale. La cosa importante è che la benedizione testimonia la presenza di Dio tra gli uomini e la sua infinita magnanimità. Benedire significa dunque annunciare un dono di Dio che susciterà gioia, stupore, riconoscenza e recherà un profondo senso di pace serena. Un dono che è avvolto dal mistero perché non viene né dipende dagli uomini, ma da Dio, che lo elargisce in forza della sua misteriosa onnipotenza. Come sempre, però, Dio si serve di noi. E ha dato all’uomo il potere di comunicare la benedizione: i genitori benedicono i figli, gli anziani i giovani, i sacerdoti il popolo. Chi benedice è stato a sua volta benedetto da Colui che l’ha colmato di doni, massimo tra tutti, come per Elisabetta, il dono dello Spirito Santo. Benedetti da Dio, benediciamo Dio: con cuore limpido e semplice, diciamo bene di Lui, lo lodiamo e lo ringraziamo per il suo amore fedele e per le meraviglie delle creature che Lui ha fatto.
Facciamo emergere il buono e il bello che c’è dentro di noi e attorno a noi, e per ogni aspetto positivo benediciamo Dio. Questo ci aiuterà anche ad evitare la critica corrosiva che in qualche modo è maledizione perché etichetta e scoraggia.

Maria, benedetta da Dio e da tutti noi,
aiutaci a ravvivare la fiamma lucente
della gratitudine a Dio,
affinché il nostro pregare
sia l’eco di quella benedizione
che, in Cristo,
abbiamo ricevuto abbondantemente
per correre spediti
verso i sentieri verdeggianti della santità.

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